Mi chiamo Barbara, ti racconto la storia del mio negozio...
Avevo otto anni e ricordo benissimo il giorno in cui mia madre mi portò dall'ortopedico.
Parliamo di quasi 40 anni fa, quando non c'era ancora molta sensibilità nell'approccio medico con i piccoli, perciò ti lascio immaginare le mie emozioni di bambina che entra in un ambulatorio freddo e sterile aggrappata alla gonna di mia madre...i miei occhi giravano studiando la stanza e non trovavo alcun elemento che mi rassicurasse.
Poi ricordo quel signore con il camice bianco che mi fece salire su quello strano cubo trasparente e poco dopo la sua voce e i suoi occhi stralunati: " Signora questa bambina ha i piedi piatti!" come se avessi appena rotto un vaso di cristallo! Uscii dall'ambulatorio con l'espressione grave e piena di senso di colpa.
La mia esperienza nel mondo delle scarpe inizia così.
La faccio breve: mi prescrissero le scarpe ortopediche, avrei dovuto indossarle fino a 12 anni, le ho portate per un anno.
Oggi purtroppo ne pago le conseguenze, per questo motivo quando sono diventata mamma non ho lasciato nulla al caso.
Ho studiato, mi sono informata, ho testato sui miei figli ed è nata quella che oggi identifico come una vera passione, più che un interesse, per le scarpe e tutto ciò che ne concerne, in particolare quelle naturali di produzione artigianale.
L'altra mia passione sono i bambini. Dopo il terzo figlio, ero in cerca di un'attività da avviare. Progettai di aprire un asilonido ma, ai tempi, la cosa risultò troppo complessa, non esistevano i presupposti e richiedeva troppo tempo.
Fu una mia carissima amica, proprietaria di un negozio di abiti per bambini, a suggerirmi di aprire di un negozio di scarpe. Lei aveva una gran richiesta ma per problemi di spazio non poteva aggiungere questo tipo di prodotto nel suo negozio che si chiamava "La Stanza di Oppi & Gi". Oppi e Gi erano due pupazzi buffissimi che la mia amica aveva confezionato con le sue mani ed erano compagni di giochi di tutti i bambini che entravano in negozio. Oppi era un ippopotamo e Gi era una geco.
Aprire un negozio mi sembrò una splendida idea!
Mi sentivo molto fortunata: potevo unire nel lavoro le mie due passioni!
In un mese trovai il locale adatto e nacque "Oppi & Gi Scarpe".
Purtroppo non fu affatto facile come pensavo.
Mi scontrai subito con la realtà "commerciale" di questo mondo.
All'inizio mi affidai a marchi che ritenevo potessero supportarmi professionalmente, invece mi resi conto che i professionisti preparati in questo settore sono veramente pochi. Nessuno che mi fornisse spiegazioni tecniche e informazioni scientifiche. Non mi piaceva quello che stavo facendo. Ero frustrata. Rischiavo di perdere tutto! Decisi di fare da sola: studiavo, osservavo ogni singolo "piccolo cliente", prendevo nota di ogni situazione, ogni caso particolare, ogni dettaglio che oggi, dopo tanti anni, fanno la mia esperienza e la mia differenza.
La mia indole mi portava a lavorare in modo diverso: essere una semplice venditrice di un prodotto non mi bastava, io volevo rispondere alle necessità della clientela, risolvere i loro problemi, perciò avevo bisogno di trovare dei veri esperti che mi potessero trasferire le loro conoscenze ed assistermi nelle richieste specifiche dei clienti. Chi mi stava vicino mi vedeva in difficoltà e mi consigliava di lasciar perdere tutto prima che i danni diventassero irreparabili, ma ho un brutto vizio: odio lasciare un lavoro a metà.
Dopo un anno la svolta!
Scoprii artigiani specializzati nel settore bambino, disposti a darmi il tipo di assistenza che volevo in maniera puntuale e professionale.
Nacque così la linea "Oppi & Gi Scarpe Naturali per i tuoi Figli": gli artigiani mi propongono dei modelli basici con tutte le caratteristiche essenziali perché la scarpa mi garantisca ottima qualità, naturalità, resistenza e prezzo accessibile mentre io gli indico le modifiche da apportare affinché il modello risponda alle richieste della mia clientela. Il risultato è una collezione di calzature da bambino perfettamente aderente ai canoni dettati dall'ortopedia, durevole, naturale e di gusto dal punto di vista estetico.
All'inizio fu dura convincere i clienti a provare un prodotto sconosciuto.
I genitori sono abituati a chiedere calzature di marca perché condizionati dalla pubblicità e dalle abitudini. Ma dopo un primo periodo di rodaggio e tanta fatica oggi sono molto orgogliosa del traguardo raggiunto: i miei clienti vogliono le scarpe Oppi & Gi! Le vogliono perché le hanno confrontate, le hanno provate e ora non le lasciano più. Inoltre le consigliano ad altri genitori perché sono proprio i bambini a sceglierle! Vogliono indossare le mie scarpe e nessuna altra. Per me, questa, è la soddisfazione più grande!
Avere una linea di calzature personalizzata mi permette di creare delle collezioni uniche che posso modificare ogni stagione a mio piacimento scegliendo materiali, modelli e colori in linea con le richieste del mercato e di gestire anche singole richieste dei clienti. Posso offrire la riparazione o la sostituzione del paio in caso di rotture accidentali, oppure la riparazione in garanzia in caso di difetti occulti.
Attraverso il mio lavoro posso diffondere informazione.
In questi anni ho scoperto che i genitori sono totalmente disinformati sull'argomento e non sono "formati" all'uso corretto delle scarpe. Sono abituata a guardare i piedi dei bambini anche quando non sono al lavoro: giro per la città e vedo bambini indossare scarpe totalmente inadatte, della misura sbagliata, del modello sbagliato ma soprattutto di materiali scadenti. Pochi pediatri insegnano le regole base per una scelta corretta delle scarpe da bambino, piuttosto consigliano i soliti marchi perché trasmettono sicurezza, quindi come negoziante sento l'obbligo di sopperire a questa mancanza.
Ho la responsabilità di educare i genitori alla "prevenzione" di tutti qui problemi, frutto di scelte sbagliate nell'infanzia, che purtroppo manifestano i loro effetti solo nell'adolescenza o peggio in età adulta, quando "correggere" è lungo e doloroso. Creo informazione attraverso il sito del negozio, il blog e le mie chiacchierate con le mamme.
E' un obbiettivo ambizioso, una vera e propria sfida portare i genitori a scegliere la qualità e la funzionalità piuttosto che l'estetica e il prezzo basso ma noto che, insistendo, i risultati arrivano e la sensibilità sta crescendo.
Quindi? Avanti tutta!
Barbara.